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Avvicinandosi
umilmente all'idea dell'Antica Milizia dei poveri Cavalieri
di Cristo, la Suprema Militia Equitum Templi, vuole
riscoprire il soffio puro degli uomini che cominciarono
l'Ordine del Tempio.
Come lo Spirito precede la materia, la Militia dei Poveri
Cavalieri di Cristo portava in essa i frutti dei suoi
valori morali, delle sue forze spirituali e la sua volontà
di esprimere nel mondo di allora le azioni, le più
valorose, nelle quali l'uomo deve manifestarsi.
L'Ordine del Tempio eredita queste aspirazioni trasmesse
dai suoi predecessori che è la Militia dei Poveri
Cavalieri di Cristo, fu nello stesso tempo la materia
fertile e generosa ed il mezzo adatto ai quali si ispirarono
ed influenzarono gli uomini della loro civiltà.
L'instabilità di ciò che si esprime in
questo mondo, snatura ciò che era purezza, saggezza
e amore universale.
Lo spirito del Tempio perse lo Spirito della Militia
dei Poveri Cavalieri di Cristo.
Comunque se per certuni è facile perdersi, per
altri è facile di ritrovare la strada che gli
permette di manifestare le risorse che sgorgano dal
profondo del loro cuore nella ricerca Del Santo Graal.
Come il fiore tende verso il Cielo e si sviluppa ogni
giorno, come il fiore si nutre di umidità ed
acqua, perfetta espressione della natura, come il fiore
in un campo di fiori, uno in mezzo agli altri, il nuovo
Cavaliere esprime questa legge naturale:
Egli è uno e multiplo, tradeunion verticale tra
il Cielo e la Terra e in orizzontale fra tutti i fratelli,
egli ha realizzato per i suoi fratelli e per se stesso
la Croce Simbolica che porta nel suo cuore (e per profani
sul mantello) che anima la sua fede nello Spirito divino
che lo sostiene.
Egli è il solo responsabile del suo destino e
la sua scelta dei suoi pensieri ed opere ad ogni istante,
lo rendono responsabile e cosciente. La sua forza interiore
genera dei pensieri nobili altruisti e sensibili, conformi
al suo ideale.
Poiché egli è onesto con se stesso ed
i suoi simili, egli si comporta con determinazione nella
strada dettata da questi pensieri. Egli è colui
sul quale ci si può appoggiare, ma anche colui
che nella sua saggezza ed umiltà, conosce i propri
limiti e senza vergogna osa appoggiarsi ai suoi fratelli
nei momenti di debolezza, poiché riconosce che
senza loro non è niente.
Colui che sente il richiamo di fraternità, di
coraggio, di carità, di giustizia, di tolleranza,
di sincerità nei rapporti con Dio e gli uomini
per la attiva della tradizione della protezione delle
nostre culture occidentali e Cristiana può aggiungersi
a coloro che preparano il ritorno di questa causa nobile.
La Porta è oggi aperta per entrare nell'area
successiva, all'alba del XXI secolo e nelle circostanze
che ci dicono che i tempi sono Là per vivere
ciò che i nostri fratelli nel passato hanno vissuto.
La pace nel bene
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